Definizione teorica

Il Business Plan è stato anche definito come lo strumento per lo sviluppo e la continuità dell’impresa. Ma in termini più pratici potremmo dire che è un documento impiegato per definire l’andamento di un impresa in un determinato periodo di tempo (solitamente dai 3 ai 5 anni).

Periodo di riferimento

Il periodo di riferimento del Business plan è importante: e come abbiamo detto si riferisce a un periodo dai 2 ai 5 anni successivi.

É ciò che distingue l’attività di pianificazione in esso contenuta, con quella di riferimento del Budget. Quest’ultimo è infatti un documento che ha l’obiettivo di programmare l’attività dell’impresa e non supera il periodo annuale.

Finalità del Business plan

Possiamo definire tre marco finalità del Business Plan:

  1. Strumento di pianificazione: il Business plan permette di arrivare a comprendere e a formalizzare per iscritto le idee per la gestione dell’impresa.
  2. Strumento di controllo: per verificare a posteriori (cd. consultivo) l’andamento dell’impresa in un certo arco temporale.
  3. Ricerca e ottenimento di finanziamenti.

É proprio su questa ultima finalità che generalmente viene richiamato il Business Plan. Avete un idea imprenditoriale e vorreste raggiungere un finanziatore per dare avvio alla vostra idea imprenditoriale.

Nota 1 per le note bibliografiche

Strumento di Pianificazione

Non sottovalutate il Business Plan come strumento di pianificazione, può essere davvero in grado di dare maggiore forma e concretezza a quello che fino a due istanti prima era solo uno sbuffo di creatività.

Il Business Plan richiede di definire una linea di orientamento della gestione unitaria e coerente per tutti i livelli dell’impresa. Devi tenere a mente però che queste linee di orientamento devono anche essere messe in pratica ed in modo continuo.

A pari passo queste linee di orientamento devono essere continuamente aggiornate nel tempo, a cause del contesto mutevole sia interno che esterno.

Questi aspetti sono (ovviamente) più facili nelle imprese già avviate, con uno storico di dati e informazioni consolidati nel tempo. Tra l’altro questo permette anche di effettuare delle analisi di scostamento e trends della gestione, molto utili anche per le altre finalità del Business Plan.

Presentano forti criticità nel caso di una Start-up o imprese nascenti che non hanno una storia alle spalle.

Strumento di Controllo

I vantaggi del Business Plan come strumento di controllo possono essere così sintetizzati:

  1. costante aggiornamento permette di utilizzare l’analisi degli scostamenti fra quanto atteso e quanto raggiunto;
  2. mantenere sotto osservazione ed analizzare costantemente lo sviluppo delle scenari percorribili;
  3. Il controllo della gestione delle attività permette di correggere i comportamenti.

Tieni in considerazione che i potenziali finanziatori preferiscono vedere i risultati raggiunti in linea con quanto preventivato.

Strumento per l’ottenimento di finanziamenti

Il motivo più diffuso che porta le imprese a redigere un Business Plan è proprio la ricerca di disponibilità finanziarie (cd. schei).

Per i finanziatori il Business Plan viene letto e studiato per comprendere la validità del vostro progetto. Ebbene sì, l’idea nata dallo sbuffo di creatività, è diventata un progetto imprenditoriale grazie alla stesura del Business plan. I soggetti esterni hanno la possibilità di capire cosa volete fare, come, affrontando quali rischi e con quale stima di risultati nei prossimi anni.

La Banca (o l’altro soggetto finanziatore) è interessata a questi aspetti, vuole capire se:

  1. la realizzabilità vostro progetto,
  2. margine di guadagno,
  3. se ci sono degli importanti rischi di vedere tutto vanificato
  4. le capacità di incasso e quindi di rientrare nel finanziamento concesso.

Per la redazione di un Business Plan può essere fondamentale il supporto di un professionista, sia per interpretare in modo descrittivo e numerico, ma anche e sopratutto per dare razionalità e oggettività al progetto imprenditoriale.

Non devono trasparire sentimentalismi e soggettività dell’imprenditore per la sua “creatura”, questo potrebbe mettere a rischio la considerazione del vostro potenziale finanziatore.

 Note bibliografiche
Nota 1
(Stefano Bresciani: Guida alla redazione di un Business Plan– Università di Torino)
Il presente articolo è stato sviluppato utilizzando come base informativa le informazioni ricevute durante il convegno dell’ ADCEC delle Tre Venezie “Business Plan e Rendiconto Finanziario: strumenti per lo sviluppo dell’impresa” (intervento del Dott. Luca Braglia).